Festival dell’Economia 2019: di cosa si parla?

Il Festival dell’Economia, appuntamento fisso di interesse cittadino e nazionale, si è svolto lo scorso fine settimana a Trento. Come ogni tradizione che si rispetti, anche quest’anno parte del team U-Hopper si è divertita ad analizzare la copertura Twitter dell’evento grazie alla nostra tecnologia Tapoi.
L’obiettivo: nell’ambito del Festival, validare l’allineamento tra la discussione generata dagli interventi programmati in città e quella scaturita online sul social network cinguettante.

Abbiamo chiesto a Carlo (PM di Tapoi), Christian (Data Scientist), Rossana (Graphic Designer) ed Eleonora (Marketing Manager) come è andata!

Eleonora, ci faresti una breve inquadratura tematica del Festival 2019?
Tema più che attuale, “Globalizzazione, Nazionalismo e Rappresentanza” è stato il titolo di questa 14ª edizione, iniziata giovedì 31 maggio e conclusasi domenica 2 giugno. Si è parlato del tema nelle sue più diverse sfaccettature, con il susseguirsi di interventi focalizzati su politica, economia e luoghi geografici. Io stessa ho partecipato ad alcuni interventi davvero interessanti tenutisi in centro città.

Christian, ci spiegheresti qual è stato il fine della vostra analisi?
Grazie a Tapoi, la nostra piattaforma di customer intelligence, basata su tecnologie di intelligenza artificiale e analisi semantica, abbiamo avuto l’opportunità di tracciare e analizzare quantitativamente e qualitativamente l’attività Twitter legata al Festival dell’Economia. Il nostro obiettivo è stato quello di verificare se la percezione dei temi proposti durante gli interventi sia stata percepita in maniera corretta anche all’interno della discussione social. Già da qualche anno ci adoperiamo in questo esercizio, ma ogni edizione nasconde delle sorprese!

Rossana, raccontaci quali sono stati i primi risultati che avete ottenuto?
Innanzitutto, devo fare una precisazione: la copertura Twitter che abbiamo analizzato comprende non solo l’attività dell’account ufficiale del Festival (@economicsfest) ma anche quella dei numerosi account che hanno partecipato alla discussione includendo l’hashtag #festivaleconomia2019 nei loro tweet. Per comodità, definiremo questo secondo gruppo “audience”, immaginando che all’interno di questo pool siano compresi speaker, componenti dell’organizzazione dell’evento, figure istituzionali, cittadini, spettatori e visitatori.

Per cominciare, possiamo farci un’impressione generale sull’attività Twitter ufficiale del Festival, per mezzo dell’account @economicfest. I numeri dell’evento, messi a confronto con le edizioni del 2017 e del , ci mostrano che nonostante il numero di #hashtag e di @menzioni uniche utilizzate quest’anno sia calato, il numero di nuovi followers acquisiti nell’arco dei 4 giorni è aumentato sensibilmente, denotando un certo interesse da parte della popolazione Twitter verso la kermesse.

Come già anticipato, le nostre analisi si basano sui tweet raccolti. Quest’anno la discussione social su Twitter ne ha generati quasi mille, che abbiamo raccolto ad analizzato. L’account ufficiale ha raggiunto il picco dell’attività durante il secondo giorno del Festival, probabilmente nell’ottica di una strategia di comunicazione e marketing pianificata; al contrario, l’audience si è (comprensibilmente) mostrata più attiva e coinvolta nella giornata di domenica, ultimo giorno di eventi ed incontri.

Quindi, Carlo, in base agli ulteriori risultati della vostra analisi, come sono stati percepiti i contenuti di quest’anno dall’audience del Festival? Gli interventi proposti hanno raggiunto l’obiettivo desiderato di portare attenzione sugli specifici temi di “globalizzazione”, “nazionalismo” e “rappresentanza”?
Le informazioni più interessanti sono come sempre date dall’analisi del contenuto dei tweet.
Infatti, il loro semplice conteggio, insieme a quello delle menzioni fatte e all’utilizzo di determinati hashtag ci permette di individuare metriche solo quantitativamente rilevanti.
Ma Tapoi non si ferma qui, ci permette infatti di analizzare semanticamente – parola per parola – il contenuto dei tweet e di identificare in maniera puntuale gli argomenti di discussione. Di seguito, vorrei evidenziare alcuni degli aspetti rilevanti che sono risultati dalla nostra analisi.

L’analisi di alto livello che proponiamo ci offre la panoramica relativa alla copertura Twitter del Festival dell’Economia nelle sue varie edizioni, sia dalla prospettiva dell’account ufficiale che da quella della sua audience.

Ecco alcune delle considerazioni che si possono trarre:

  • la copertura Twitter dell’account ufficiale riflette le tematiche centrali delle rispettive edizioni:
    • all’edizione 2017 “La salute disuguale” si di è discusso prevalentemente di economia
    • durante il Festival 2018 – “Lavoro e Tecnologia” – si è parlato non solo di economia ma anche di tecnologia e cultura
    • durante l’edizione “Globalizzazione, Nazionalismo e Rappresentanza” di quest’anno il tema è stato decisamente focalizzato su economia e politica
  • i temi invece discussi dall’audience nei diversi anni, non riflettono le tematiche centrali delle rispettive edizioni. Le tematiche economiche e politiche sono il vero focus. Interessante notare come in quest’ultima edizione 2019 prevalga nettamente il tema “economia”.

Per andare più nel dettaglio possiamo osservare la spiderweb che ci restituisce un confronto qualitativo tra i concetti menzionati (aggregazione di account ufficiale e audience) durante i Festival 2017, 2018 e 2019, evidenziando quelli “in comune”, ovvero trattati in occasione delle tre edizioni. Questo passaggio è interessante per identificare gli argomenti ricorrenti che caratterizzano il festival (ad esempio “economia”, “politica”, “Unione Europea” evidenziati in colore azzurro) e quelli specifici che caratterizzano ogni singola edizione (ad esempio “digitalizzazione”, “telefono cellulare”, “wi-fi” evidenziati in verde e relativi all’edizione intitolata “Lavoro e Tecnologia”).

Christian: avete rilevato alcune differenze sostanziali nell’analisi dell’edizione 2019 rispetto a quelle passate?
In realtà una novità c’è: quest’anno abbiamo voluto aggiungere un ulteriore livello di analisi. Per spiegarvi di cosa si tratta, partirei con una premessa: il modello di analisi utilizzato include quelle “macro”- categorie che abbiamo pensato potessero essere rilevanti per l’osservazione dei temi principali trattati durante quest’ultima edizione del Festival dell’Economia. Ovviamente non abbiamo potuto creare un modello che includesse qualsiasi possibile tema, perciò siamo arrivati a definire un grande “lago” in cui poter raccogliere tutto ciò che non risultasse rientrare nelle categorie definite: la categoria “Altro”.

In passato, non avevamo mai dato troppa importanza ad “Altro”, ma quest’anno ci siamo chiesti: cosa finisce qui dentro? Chiaramente un po’ di tutto, ma fortunatamente niente di rilevante ai fini della nostra analisi sul festival.

Nonostante non vi fossero informazioni interessanti tralasciate, analizzare la categoria “Altro” in profondità è stato un esercizio utile, che ci ha permesso di validare la costruzione del nostro modello di analisi e delle categorie scelte.

Per finire: Eleonora, quali sono le vostre conclusioni?
Una risposta ce l’abbiamo, ma non vogliamo entrare nel merito, perché non è il nostro obiettivo. Pertanto lasceremo ai lettori il compito di leggere il risultato tra le righe.
Sicuramente il Festival è un evento a noi molto vicino e ci piace cogliere l’occasione per rimanere allenati nell’analisi di questo genere di dati e nell’uso di Tapoi, che si sta evolvendo sempre più aprendosi a nuove tipologie di analisi e a nuovi verticali. Si tratta di una tecnologia con un grande potenziale nel supporto alla presa di decisioni strategiche, che pensiamo sia fondamentale per il futuro della data-driven economy.

Insomma, é stato un ottimo esercizio per essere al meglio preparati alle sfidanti problematiche e ai piú diversi casi d’uso che i nostri clienti ci propongono ogni giorno.

Ti è piaciuto questo articolo?

Inserisci il tuo indirizzo e-mail per ricevere la nostra newsletter!
PS: odiamo lo spam proprio come te, quindi ti promettiamo solo un paio di newsletter all’anno con una raccolta degli articoli più interessanti!