Il team FogGuru è finalmente al completo, vi presentiamo Davaa
Ciao Davaa, raccontaci un po di te, da dove vieni?
Sono originario di Ulan Bator, la capitale della Mongolia, dove ho conseguito la laurea triennale e dove ho avuto modo di fare una prima esperienza lavorativa. Successivamente ho studiato e lavorato in Corea del Sud, dove sono rimasto fino a poco tempo fa. A settembre 2018 mi sono trasferito a Trento, dove lavoro presso U-Hopper, e al tempo stesso ho iniziato un dottorato di ricerca in informatica presso l’Università di Rennes 1. Il tutto all’interno di un progetto europeo chiamato FogGuru.
Che cosa hai fatto prima di arrivare in Italia? Qual è il tuo background accademico?
Prima di iniziare a lavorare in U-Hopper, ho lavorato come sviluppatore full stack e research engineer presso WikiSecurity, una PMI specializzata nella fornitura di soluzioni di IT security. Per quanto riguarda la formazione universitaria, ho completato il mio corso di laurea in Software Engineering presso l’Università Nazionale della Mongolia nel 2012, e ho poi conseguito nel febbraio 2017 un Master in ingegneria informatica presso l’università INHA in Corea del Sud, in particolare all’interno del Security Research Lab.
Perché hai scelto di applicare per la posizione di FogGuru?
Il progetto FogGuru era un’opportunità perfetta per me. In primo luogo perché ritenevo, e ritengo tuttora, che l’argomento sia molto interessante (e inoltre a me familiare). In secondo luogo perché mi offre la possibilità di collaborare da un lato con professionisti e imparare da loro come utilizzare al meglio la tecnologia, e al tempo stesso di affinare le mie competenze di ricerca in ambito accademico. Infine, partecipando a questo progetto in prima persona, credo fermamente che sia possibile fare innovazione nel campo del cloud computing e contribuire allo sviluppo e al miglioramento della società e dell’economia.
Su cosa è incentrato il tuo dottorato?
Il mio tema di ricerca è la creazione di pipeline scalabili per l’elaborazione di dati generati da dispositivi IoT (Internet delle cose) su infrastrutture fog computing. Gli obiettivi sono di progettare, prototipare e validare sperimentalmente tali pipeline. Le pipeline esporranno, inoltre, una serie di API che consentiranno lo sviluppo e l’implementazione rapida di servizi smart city basati su dati IoT, che verranno utilizzati nel Living Lab di Valencia.
Che cosa hai intenzione di fare dopo aver ottenuto il tuo dottorato?
Il mio piano a breve termine dopo la conclusione del dottorato è quello di diventare un esperto in Fog & Cloud Computing e di lavorare in un reparto di Ricerca & Sviluppo in ambito aziendale, dove potrò sfruttare al meglio le mie competenze e le mie conoscenze. Nel lungo periodo, mi piacerebbe diventare un imprenditore e al tempo stesso contribuire a rendere questo mondo un posto migliore per le future generazioni.
Grazie dell’intervista e buona fortuna!
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