WeNet: una spinta in più per le interazioni sociali
In U-Hopper non ci stanchiamo mai di rincorrere nuove e stimolanti opportunità legate al mondo della ricerca e dell’innovazione. E questo non è dovuto solamente al fatto di essere uno spin-off di un centro di ricerca ma anche perché il partecipare a progetti di ricerca assieme ad università e centri di ricerca di eccellenza ci permette di rimanere sempre aggiornati con le nuove tecnologie ed approcci.
WeNet è il più grande progetto europeo al quale stiamo partecipando in questo momento. Il consorzio di WeNet è un dream team, capitanato dall’Università di Trento e composto da 15 partner appartenenti a 13 diversi stati: non solo europei ma anche con sede in Israele, India, Mongolia, Paraguay, Messico e Cina.
L’obiettivo principale del progetto è quello di sviluppare la cultura, la scienza, le metodologie, gli algoritmi e i protocolli ingegneristici necessari ad una piattaforma online capace di gestire interazioni tra utenti basate sulla loro diversità ? Queste sono tutti bei paroloni, ma cosa stiamo veramente cercando di fare in parole più semplici?
Ci siamo chiesti per un bel po’ di tempo:
Perché dovremmo affidarci solamente al nostro network personale quando stiamo cercando aiuto per portare a termine un compito?
Evidentemente, non crediamo che dovremmo essere limitati al gruppo di persone che conosciamo: famiglia, amici e colleghi! Abbiamo notato come l’Intelligenza Artificiale (AI), nonostante la sua evoluzione, faccia ancora fatica nel supportare le persone a sviluppare e mantenere quelle relazioni sociali che vanno oltre i limiti geografici e le differenze culturali.
Per questo, nel contesto di WeNet il nostro obiettivo è quello di connettere persone che possono aiutarsi a vicenda, indipendentemente dal fatto che si conoscano o meno: la chiave starà proprio nello sfruttare la loro diversità. In questo contesto, diversità può avere svariati significati: differenti conoscenze e competenze, lingue differenti, diverse esperienze e così via. L’idea è che se riusciamo a combinare il tipo corretto di diversità, saremo in grado di sfruttare i punti di forza di un grandissimo numero di persone: tutto questo con l’idea di aiutare gli altri!
Durante i quattro anni del progetto, costruiremo una piattaforma che sarà le fondamenta alla base di una serie di studi promossi all’interno di università in tutto il mondo con popolazioni di studenti diversi e al tempo stesso diversi problemi da risolvere. Questi esperimenti permetteranno di capire come la nostra piattaforma sarà in grado di migliorare la qualità della vita degli studenti sia all’interno che all’esterno dell’università. Verranno analizzati aspetti che spaziano dalle performance accademiche alla vista sociale nei campus, dalla salute agli sport.
Fino ad oggi, una grande quantità di tempo è stata dedicata alla definizione dei dettagli dell’infrastruttura della piattaforma: ci sono 6 partner tecnologici responsabili di 10 componenti diversi che dovranno essere sviluppati ed integrati in modo da poter lavorare assieme senza intoppi. Tra le altre, la responsabilità di U-Hopper è assicurarsi che tutti i partner siano allineati non solo sull’obiettivo a lungo termine del progetto ma anche, e specialmente, sui dettagli della comunicazione ed interazione all’interno della piattaforma. In poche parole, dobbiamo assicurare che la piattaforma funzioni correttamente e non si rompa! Durante i mesi a venire, l’architettura della piattaforma raggiungerà uno stato stabile e cominceremo ad implementare la suo prima versione. Il nostro obiettivo è quello di partire con i primi piloti durante l’estate 2020.
Ci assicureremo di condividere qualche dettaglio sullo stato dello sviluppo della piattaforma e sui risultati dei primi piloti nei prossimi articoli di questa serie. Quindi non perdete i prossimi aggiornamenti, a presto!
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